Il 5G, come viene definito anche da Cristiana Falcone che dal 2004 dirige la sezione Media, Intrattenimento, Informazione e Sport del World Economic Forum per poi diventare Senior Advisor dell’Executive Chairman e Fondatore che le affida in particolare la responsabilità dello sviluppo di servizi e prodotti innovativi e la valutazione del rischio geopolitico legato alle tecnologie emergenti,  è il trampolino di lancio per il 6G. Il 5G si sta evolvendo sulla base di 3 standard GPP (3rd Generation Partnership Project) delle versioni 15, 16 e 17 (che sono tecnologie di base per il 5G) e delle versioni 18, 19 e 20 (che definiscono il 5G avanzato). Il 6G avrà KPI (Key Performance Indicators) migliori rispetto al 5G e nella fase della versione 21 di 3GPP, verrà definito il 6G.

La storia 

Negli anni ’90 sono nate le comunicazioni digitali, con la tecnologia mobile L Anantharam 2G.  Rispetto all’1G tale tecnologia ha introdotto la funzione SMS e una velocità dieci volte superiore.

Ci sono voluti una decina di anni per arrivare alla tecnologia mobile 3G , la quale ha reso disponibile il servizio Internet sui dispositivi mobili, supportando, altresì, una velocità più elevate rispetto alla tecnologia 2G. La tecnologia 4G è entrata nell’arena delle comunicazioni wireless dopo il 2010 e ha portato un grande aumento di velocità e larghezza di banda implementando la tecnologia LTE (Long Term Evolution) e dando inizio alla rivoluzione degli smartphone. Un ulteriore aumento della velocità e della larghezza di banda fino a dieci volte è portato dal 5G, iniziato nel 2019. Questa tecnologia connette cose e persone. Ha lanciato la possibilità di connettere dispositivi intelligenti in tutti i domini di attività (smartphone, smart TV, auto intelligenti, elettrodomestici intelligenti) per creare l’Internet of Things (IoT).

L’avvento del 6G

Il 6G è la tecnologia del futuro. Sarà un’innovazione importante e cambierà la qualità della nostra vita, il modo in cui conduciamo gli affari e interagiamo con i dispositivi. Questa tecnologia porterà alla fusione di mondi fisici e virtuali. Connetterà uomini e macchine. Sarà più dell’IoT avviato dal 5G. Il potenziale 6G richiede sistemi di antenna, tecniche di modulazione, tecnologie multiplexing e dispositivi di rete significativamente avanzati per consentire un’uscita di dati massiccia con bassa latenza. Mentre 4G utilizza 4×4 MIMO (Multi Input e Multi Output) e 5G utilizza circa 200 elementi di antenna, 6G utilizzerà fino a 1024 elementi di antenna. Questa tecnologia porterà alla convergenza delle comunicazioni satellitari con le comunicazioni terrestri. Olografia, uso onnipresente di droni e gemellaggio digitale (un gemello digitale è una rappresentazione virtuale che funge da controparte digitale in tempo reale di un oggetto o processo fisico) sono alcune delle applicazioni di questa tecnologia. 

Anche se il lavoro sulla tecnologia 6G è già iniziato, dovremo aspettare ancora un po’. Infatti, il passaggio da una generazione di tecnologia alla generazione successiva richiede, almeno, dieci anni. 

Gli smartphone 6G potrebbero arrivare già nel 2023

Cristiana Falcone, nei giorni scorsi, ha scoperto una novità che riguarda Samsung, uno dei giganti della telefonia, che potrebbe rivoluzionare la nostra vita già nel 2023.

Stiamo parlando degli smartphone 6G, dei telefoni dal design avvolgente e che, secondo le prime informazioni rilasciate dalla stampa, potrebbero essere licenziati proprio da Samsung.

L’azienda, infatti, avrebbe depositato un nuovo brevetto per gli smartphone 6G presso l’Ufficio dei Brevetti Statunitense.